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07 Dic 2018

Impara a gestire i tuoi risparmi in 8 mosse!

Ogni risparmiatore del mondo è convinto di avere saldamente in mano le redini del proprio risparmio, come è convinto di essere un ottimo guidatore.

Purtroppo, sappiamo entrambi che non sempre è così, siamo tutti sinceramente convinti di essere ottimi e prudenti guidatori vero ma poi, alla prova dei fatti, sappiamo anche di commettere degli errori, in assoluta buona fede certo, ma che purtroppo, a volte possono comportare conseguenze anche pesanti.

Per tale ragione voglio offrirti questa mini guida, in cui ho sintetizzato in 8 passi i principi generali a cui si dovrebbe ispirare qualsiasi risparmiatore per gestire al meglio le proprie risorse, in più ti svelerò un paio di segreti che ti consentiranno di evitare brutte sorprese.

1 – Stabilisci i tuoi obiettivi di vita

Non è pensabile parlare di come andrebbero gestiti i propri risparmi se non si ragiona anzitutto in termini di obiettivi di vita; pertanto il primo passo concreto riguarderà te stesso e la tua famiglia.

Devi fare una profonda riflessione su quali saranno i tuoi progetti di vita (e di spesa) nel breve (6 mesi – 1 anno) nel medio (3 – 5 anni) e lungo periodo (10 anni ed oltre) senza andare possibilmente in confusione 🙂

Eccoti qualche esempio di progetto di vita:

  • Accantonare denaro per pagare gli studi universitari dei figli
  • Aprire una posizione previdenziale per te o per i tuoi figli
  • Acquistare una casa
  • Reperire le risorse per il matrimonio della figlia
  • Accantonare riserve per la pensione

E via discorrendo, ogni persona è diversa dall’altra ed ognuno di noi ha i propri personalissimi obiettivi a cui aspira, che possono differire notevolmente in base all’età, alla situazione finanziaria, a quella famigliare ed altri mille fattori.

A questo punto procurati carta e penna ed incolonna i tuoi progetti in ordine d’importanza (e di spesa) successivamente “spalmali” su una linea temporale a cominciare dal più immediato fino al più distante nel tempo, in questo modo andrai a definire gli orizzonti temporali su cui dovranno basarsi tutti i tuoi successivi ragionamenti su quali strumenti andranno utilizzati per reperire le risorse necessarie al raggiungimento dei tuoi progetti.

Approfondisci guardano il video:  Prima d’investire hai valutato l’orizzonte temporale?

2 – Stabilisci un piano e rispettalo!

Determinati gli obiettivi è giunto il momento di mettere giù un piano strategico d’investimento, cominciare a determinare quale tipologia di strumenti saranno i più indicati per partire dal punto A e giungere (possibilmente indenni) al punto B.

Lo strumento giusto per l’obiettivo giusto, prima si penserà agli obiettivi a quello che si vorrebbe fare con il denaro e quanto denaro servirebbe per concretizzarli, partendo dalla situazione attuale, soltanto dopo si cercherà lo strumento più idoneo allo scopo in un processo in cui dovrai:

Mediare fra risorse di partenza, risorse finali, tempo a disposizione e quanto rischio sarà accettabile per raggiungere lo scopo

Se per il reperimento delle risorse future, potrebbe non essere sufficiente il tempo che supponi di avere a disposizione, allora potrai o allungare i tempi, oppure aumentare il livello di rischio/rendimento oppure ancora entrambi i fattori, in qualsiasi caso gli elementi su cui dovrai lavorare saranno:

  • Obiettivo da raggiungere
  • Situazione patrimoniale attuale
  • Situazione patrimoniale finale
  • Orizzonte temporale a disposizione
  • Tolleranza al rischio

Qui la faccenda si complica lo so, non è una cosa semplice (Ho detto che non è semplice non impossibile!) la soluzione per questa attività esiste, affidati ad uno specialista, il quale eseguirà il corretto processo di analisi, saprà aiutarti nel mediare fra le diverse variabili poc’anzi esposte, inoltre sarà stabilire quale sarà il giusto grado di rischio che potrai permetterti senza andare in difficoltà.

Insieme andrete successivamente a selezionare quegli strumenti che meglio si adatteranno allo scopo, non solo in termini di rischio/ rendimento ma anche in termini di orizzonti temporali e costi di gestione.

Una volta approntato il piano attieniti fedelmente ad esso, nel tempo potrebbero rendersi necessarie delle modifiche (purché sempre contestualizzate)  a causa di eventi sui mercati non previsti e non prevedibili oppure, il caso più frequente, quando avrai raggiunto un obiettivo e si dovrà pensare a come raggiungere il successivo.

3 – Diversificazione e decorrelazione

Dos è meglio che one recitava una vecchia pubblicità, molti titoli sono sicuramente meglio che pochi o peggio di uno solo, per un motivo semplice, con un solo titolo ti accolli tutti i rischi espliciti ed impliciti che esso incorpora, mentre investendo in piccole percentuali su diversi strumenti i rischi si vanno in un certo senso a diluire.

Leggi anche Fondi Comuni come (Dovresti) utilizzarli

Il secondo segreto da conoscere per una buone gestione dei risparmi è che dovresti cercare sempre la massima diversificazione possibile, intesa nel prendere posizione su più mercati diversi in zone geografiche, paesi e valute differenti.

Potrai cominciare con una prima diversificazione prendendo posizione:

  • Geografica
  • Settoriale
  • Valutaria

Geografica: Prendere posizione su mercati in vari paesi o aree geografiche: Europa, Paesi emergenti, Africa oppure su singoli paesi: Cina, USA, Indonesia ecc. in modo da sfruttare i vantaggi offerti dalle diverse economie mondiali.

Settoriale: Mercati diversi, biotecnologie, servizi, materie prime (legno,acqua,minerali vari), trasporti, ecc.

Valutaria: infine prendere posizione su diverse valute oltre all’Euro come Dollari, Yuan, Franchi Svizzeri ecc.

La diversificazione è fondamentale per rendere il portafoglio il meno correlato possibile, per fare in modo che i tuoi diversi investimenti si muovano possibilmente in direzioni opposte in questo modo bilancerai il tuo portafoglio riducendo i rischi al minimo, perchè quando un mercato od un settore scende ne abbiamo sempre un altro che sale.

Guarda anche il mio video: Con i Risparmi non fare a testa o croce…

4 – Impara a gestire la tua emotività

I mercati salgono, i mercati scendono, lo fanno tutti i giorni, da sempre.

Non c’è nulla di più deleterio per i risparmiatori di tutto il mondo, che la loro fondamentale incapacità di poter gestire le proprie emozioni e questo, i grandi squali della finanza internazionale lo sanno benissimo…

Non cadere nella trappola dell’emotività, hai fatto i tuoi conti, sai dove vuoi arrivare, hai pagato uno specialista per acquisire i giusti strumenti e che monitori costantemente il loro andamento, a questo punto il tempo e soltanto lui sarà il tuo migliore amico, nel lungo periodo infatti si portano sempre a casa risultati positivi.

Evita di spaventarti quando leggi i giornali, con le notizie catastrofiche ci vanno a nozze da sempre; se hai dei dubbi parlane con il tuo consulente, ponigli tutte le domande che ritieni necessarie, per favore non seguire il gregge e non permettere mai ai fatti di piegarsi di fronte alle tue idee al contrario, dovranno essere loro a piegarsi ai fatti.

Stai molto attento anche all’eccesso di sicurezza il quale, se entro certi limiti è addirittura benefico (anche fisicamente) dall’altro ti può giocare brutti scherzi.

Non perderti il mio video: Comperare e vendere sì…ma quando?

5 –  Reinvesti ogni volta che puoi

Hai un polizza di previdenza? Ogni anno potrai detrarre una certa cifra dai versamenti fino ad un massimo di 5.164 euro e rotti, quando ti verranno rimborsati sul 730, reinvestili nella tua polizza, fallo anche con tutti quegli strumenti che ti offrono dei rendimenti, se non hai effettive necessità di coprire delle spese preventivate, reinvesti sempre gli interessi così potrai sfruttare la magia dell’interesse composto!

Guarda con attenzione il mio video: Interesse composto come funziona veramente

Ti riesce complicato farlo? Allora usa una formula PAC (Piano Accumulo Capitale) per una parte del tuo portafoglio, con questo sistema potrai prendere posizione su mercati più redditizi, ma anche più volatili a piccoli passi, sfruttando anche qui l’interesse composto e potrai inoltre mediare in maniera redditizia sul valore delle quote.

Per saperne di più guarda: Come Funziona il Piano Accumulo Capitale

6 – Non correre dietro ai rendimenti

Non correre dietro alle previsioni di Tizio o di Caio, nessuno conosce il futuro è una delle poche certezze che abbiamo in questa vita, mantieniti fedele al tuo piano e non cominciare a vendere e ricomprare in continuazione, i soldi facili non sono mai esistiti né mai esisteranno, vendere e ricomprare significa costi di liquidazione, commissioni di ingresso e imposte da pagare sulle plusvalenze, l’unico risultato sicuro (faccio questo mestiere da sufficiente tempo per saperlo con certezza) è che alla fine rimarrai soltanto con il cerino in mano, nella migliore, e dico migliore delle ipotesi.

7 –  Non esporre i tuoi risparmi alle aggressioni esterne

Tema in realtà piuttosto articolato, che esplorerò più approfonditamente nei prossimi articoli, ma che si può riassumere in:

Non lasciare i soldi fermi sul conto!

Come detto poco fa, io non so cosa accadrà domani, pertanto evita di lasciare i soldi su un conto il quale è particolarmente esposto in caso di patrimoniali, Bail In, prelievi forzosi,certo sto parlando di situazioni estreme, ma che si sono già verificate in passato quindi la parola impossibile in questo caso non esiste.

Leggi anche: Proteggere i Risparmi? Usa una Unit Linked!

Investire in strumenti quali i Fondi Comuni, gli ETF oppure le Polizze, ti garantiranno protezione al verificarsi degli eventi di cui sopra, inoltre cerca di farlo se ti è possibile, in strumenti di diritto estero, in modo che il tuo denaro non si trovi in Italia in caso di “problemi”.

8 –  NON fare tutto da solo/a

Guarda che non te lo sto dicendo per proporti chissà quale affare mirabolante, te lo sto dicendo perché purtroppo mi capita di vedere tutti i giorni i danni che in assoluta buona fede si arrecano ai propri sudatissimi risparmi, la finanza è un mondo complesso e la gestione di un portafoglio risparmi richiede costanza e competenze specifiche.

Quando hai male al pancino ti rivolgi ad un medico oppure ti curi con delle erbe che hai raccolto a casaccio nel bosco?

Non c’è nulla di male nel farsi aiutare da un consulente di fiducia, esponigli i tuoi dubbi le tue perplessità, parlagli dei tuoi progetti di vita, ti ricordo nel caso non lo sapessi, che il consulente finanziario al pari dell’avvocato o del medico è vincolato al segreto professionale.

Perché un consulente? Perché si tratta del futuro tuo e dei tuoi cari!

Se al momento non hai un consulente di fiducia non preoccuparti CONTATTAMI, due parole non impegneranno nessuno di noi, ma potrebbero fare la differenza per te.

– Conclusioni

In conclusione direi che il processo per una buona gestione dei propri risparmi passa da questi semplici step e 9 volte su 10 la fonte dei guai deriva proprio dal non aver rispettato questi passi.

Adesso però dimmi la tua, ritieni che seguire questi passi sia sufficiente per gestire al meglio i tuoi risparmi o ritieni di aggiungerne altri?

A presto

Dott. Mauro Valentino

P.S.

Se desideri parlare con me in forma più riservata clicca sull’immagine qui sotto.

 

07 Nov 2018

Proteggere i Risparmi? Usa una Unit Linked!

L’ansia per un futuro incerto porta ad una sola domanda, come proteggo i miei risparmi? Io ti offro una possibile soluzione.

 

Futuro incerto, possibili patrimoniali all’orizzonte, per non parlare di eventuali Bail in o di prelievi forzosi in poche parole, come si possono proteggere efficacemente i propri risparmi?

A parte immaginare situazioni rocambolesche tipo aprire società di comodo in qualche paese esotico, oppure oltrepassare di notte, durante una bufera di neve il confine con la Svizzera, cosa peraltro assai illegale, per mettere al sicuro i tuoi risparmi l’unico sforzo che dovrai compiere, sarà quello di fissare un appuntamento con il tuo consulente finanziario di fiducia ed esporgli senza giri di parole tutti i tuoi dubbi, perché devi sapere che le soluzioni esistono e sono molto meno “esotiche” di quanto tu possa immaginare.

Per selezionare i singoli paragrafi cliccaci sopra:

Protezione? Usa una Unit Linked

A che ti serve un polizza Unit Linked?

L’ Investimento

La Polizza

I Vantaggi per te

A cosa fare attenzione

I Costi

La tassazione

Ricapitolando

 

Come dici? Ti sei sempre recato presso la filiale della tua banca e non ti avvali del servizio di un consulente finanziario personale? Non disperare, contattami la prima consulenza è gratuita, due parole non impegnano nessuno di noi due ma possono fare molto per te.

Come anticipato già nel mio precedente articolo la regola d’oro esistono innumerevoli soluzioni per proteggere il proprio patrimonio dalle aggressioni esterne, bail in, patrimoniali, Euroexit ecc. il punto semmai è comprendere chiaramente quale sia la più adatta alle tue particolari esigenze, che sia funzionale al raggiungimento dei tuoi personali obiettivi di vita, ed in che modo si incastra in una strategia di diversificazione del tuo portafoglio risparmi, sono questi gli aspetti principali da tenere in considerazione.

Protezione? Usa una Unit Linked!

Uno dei tanti strumenti disponibili per il risparmiatore che gli consenta una buona protezione del proprio patrimonio è l’utilizzo di una polizza.

Esistono sul mercato diversi tipi di polizze che sono generalmente suddivise in 2 categorie principali:

  • Polizze Unit Linked
  • Polizze a gestione separata

La differenza sostanziale consiste nel primo caso, in una gestione di tipo squisitamente finanziario, mentre nel secondo, la gestione del fondo all’interno della polizza è dato in gestione ad un altra società, svincolata dal bilancio della società assicuratrice.

Oggi mi concentrerò sulle polizze a contenuto finanziario, meglio conosciute come Unit Linked, uno strumento complesso certo, ma estremamente versatile nel quale ripongo molta fiducia e che suggerisco caldamente dove se ne ravvisi l’utilità per il cliente, perché lo considero uno strumento in grado di offrire una risposta adeguata, sia alle domande di cui sopra, oltre che a soddisfare svariate altre esigenze che vedremo più avanti.

A che ti serve un polizza Unit Linked?

Sottoscrivere una polizza unit linked va a soddisfare molteplici esigenze in un solo unico strumento:

  • Esigenza di rendimento sul lungo periodo
  • Protezione del capitale investito da eventi esogeni (patrimoniali, bail in, euroexit)
  • Gestione dei beneficiari caso morte, anche fuori asse ereditario
  • Differimento fiscale (le tasse si pagano solo in sede di liquidazione)
  • Risparmio fiscale (non si pagano le imposte di successione)

Una polizza Unit Linked Serve per chi desidera rendimenti superiori alla media nel lungo periodo, serve per proteggere efficacemente il patrimonio da aggressioni esterne, serve per gestire in anticipo la pianificazione successoria definendo per tempo i beneficiari, le loro quote ed evitare così sgradevoli tensioni fra gli eredi.

L’ Investimento

Come accennato, le polizze unit linked sono caratterizzate da 2 componenti una finanziaria ed una assicurativa,  sono infatti normali polizze vita, al cui interno è presente uno o più fondi d’investimento.

Il fondo interno non garantisce un rendimento minimo, il rendimento dipenderà dal valore della quote del fondo in cui la polizza investe al momento del riscatto, al contrario di altri strumenti, non si consolidano i risultati ogni anno si è quindi esposti all’andamento dei mercati finanziari.

Le differenze, a volte anche notevoli nei rendimenti, risiedono proprio nell’accuratezza della selezione dei fondi o dei titoli e nella loro successiva gestione gestione.

 

Capisci ora  quanto sia importante farsi aiutare da un professionista capace di smontare la polizza e verificare se il motore sia funzionante?

 

Dalla gestione del fondo otterrai dei rendimenti, che saranno liquidati alla scadenza naturale della polizza per conclusione del ciclo di vita, in questo caso parleremo di polizza caso morte, oppure quando tu lo riterrai opportuno dopo almeno 1 anno di permanenza nel contratto, in questo caso invece parleremo di polizze caso vita.

Il cliente (contraente) versa pertanto i denari (il premio) tutti in un’unica soluzione, oppure può optare per la formula PAC tramite i versamenti periodici.

Eliminati i costi quali ad esempio quelli di sottoscrizione, ciò che rimane si chiama capitale investito che andrà ad acquistare quote di uno o più fondi contenuti all’interno della polizza.

La Polizza

Il contenitore dicevo è vestito da polizza vita, quindi ne raccoglie tutte le caratteristiche, come ad esempio l’impignorabilità e l’insequestrabilità (entro certi limiti), prevista la definizione di beneficiari in caso premorienza dell’assicurato, i beneficiari possono essere anche persone fisiche o giuridiche (ad esempio enti religiosi od onlus) al di fuori dell’asse ereditario, sempre entro i limiti della quota disponibile, il capitale verrà liquidato immediatamente dalla compagnia ai beneficiari in caso di premorienza dell’assicurato, inoltre il nome dei beneficiari la compagnia assicuratrice li considera riservati e non divulgabili a terzi.

I Vantaggi per te

Adesso veniamo al bello, la polizza in quanto tale è esclusa dalle procedure del Bail in non può essere coinvolta in patrimoniali o prelievi forzosi, inoltre  abbi sempre cura di verificare che la compagnia assicuratrice abbia sede all’estero, ad esempio in Irlanda, così il tuo denaro si ritroverà  de facto all’estero e senza muoverti da casa!

La polizza Unit Linked sarà denominata in euro, pertanto anche in caso di Euroexit continuerà ad esserlo, devi sapere che non si possono ridenominare gli investimenti in una moneta che sia diversa da quella con la quale sono stati sottoscritti e questo per te potrebbe essere fonte di un grosso vantaggio, se consideriamo che nella migliore delle ipotesi in caso di Euroexit la nuova moneta nazionale potrebbe avere una svalutazione del 30% questo significa che ti ritroverai con un patrimonio che avrà un valore del 30% superiore!

Un altro aspetto sovente sottovalutato è di natura fiscale, la polizza consente il cosiddetto differimento fiscale le tasse, si pagheranno tutte certamente, ma soltanto in fase di liquidazione della polizza, ed inoltre in caso di premorienza dell’assicurato sono esenti dalle imposte di successione!

A cosa fare attenzione

Le polizze Unit Linked sono strumenti come avrai avuto modo di capire piuttosto complessi, pertanto è bene valutare con attenzione l’opportunità di utilizzo ed è proprio a questo punto che entra in scena il consulente finanziario (IO), un professionista quindi che sia in grado di analizzare lo strumento con oggettività, mettendolo in relazione con le TUE esigenze specifiche, i TUOI obiettivi di vita, nonché la TUA capacità di sopportazione del rischio finanziario. Altri aspetti cui insieme al tuo consulente dovrete  porre particolare attenzione, saranno ovviamente i costi  (sono prodotti costosi) e la tassazione.

I Costi

Oltre alla complessità dello strumento, altro aspetto importante da valutare con estrema attenzione sono i costi, abbiamo di fronte uno strumento sofisticato, che ti può offrire rendimenti anche rilevanti, ti protegge dalle aggressioni, ti lascia libertà di manovra sulla destinazione futura del tuo denaro, tutto assolutamente vero ma, ovviamente ci sono dei costi da sostenere.

Il capitale investito pagherà delle commissioni di ingresso che possono anche essere piuttosto rilevanti, oltre a queste ci sono i costi legati alla gestione del fondo interno, la somma di tutti queste spese andranno a ridurre anche sensibilmente i rendimenti della polizza, pertanto ti offro oggi un consiglio gratuito, non fare mai da solo, fatti aiutare dal tuo consulente per la gestione ottimale dei costi che possono variare anche di parecchio da un intermediario ad un altro!

La tassazione

Le polizze si espongono ad una doppia tassazione, una indiretta che colpisce gli strumenti su cui il fondo interno della polizza investe, e una diretta sul fondo interno, cioè sulla differenza tra capitale maturato e premio versato, ai fini fiscali poi le minusvalenze e le plusvalenze dei singoli fondi si compensano, come se si trattasse di un tutt’uno.

Tutte le tasse (compresi i bolli) vengono pagate al momento della liquidazione, qui entra in gioco il differimento fiscale , infine le polizze Unit Linked non sono soggette al pagamento delle imposte di successione. 

Ricapitolando

Le polizze Unit Linked sono strumenti complessi e costosi su questo non ci piove, ma devi tenere presente che ti consentiranno agevolmente e con molto meno rischio di quanto potresti pensare di:

  • Proteggere il patrimonio da aggressioni esterne
  • Differire il pagamento delle tasse al giorno della liquidazione
  • Gestire al meglio i beneficiari anche al di fuori della linea di successione
  • Risparmiare sulle imposte di successione
  • Ottenere rendimenti superiori alla media sul periodo medio – lungo

In definitiva le Polizze Unit Linked sono strumenti straordinariamente versatili, costosi certo, ma che ti offrono delle garanzia che ben difficilmente potrai riscontrare in altri strumenti, devi considerare inoltre che con un singolo strumento potrai soddisfare una marea di esigenze anche molto diverse fra loro.

Personalmente ritengo che in un ottica di pianificazione strategica una Polizza Unit Linked non possa mancare all’interno del tuo portafoglio e che rappresenti la soluzione ottimale per raggiungere una buona protezione dei tuoi risparmi.

Adesso dimmi, hai mai pensato di inserire nel tuo portafoglio risparmi una polizza Unit Linked per proteggere i tuoi risparmi?

Ritieni la polizza Unit Linked uno strumento valido ai fini della protezione del risparmio? 

Fammi conoscere il tuo pensiero nei commenti, se poi vuoi approfondire la tematica in forma più riservata, non hai che da contattarmi direttamente dalla pagina contati!

04 Mag 2017

Previdenza Integrativa Tutto quello che (FORSE) non SAI

Ti stai chiedendo se la polizza di previdenza conviene? Qui troverai la risposta!

 

 

– Perché aderire alla previdenza integrativa?

Gli attuali 30/40enni ovvero coloro che andranno in pensione in un periodo compreso fra il 2050 ed il 2060 per intenderci (se sei fra coloro leggi con attenzione) nel migliore e ripeto, nel migliore dei casi si vedranno retrocedere un assegno che sarà, nell’ipotesi più ottimistica ripeto:

 

 

Non più del 50% dell’ultima busta paga!

 

Si hai letto bene non oltre il 50% e adesso comincia pure a farti 2 conti e non dimenticare, tutto ciò che pensiamo di risparmiare da un tenore di vita da pensionato ne spenderemo molto di più in medicine ed assistenza sanitaria…

Non ti voglio esasperare, però purtroppo la situazione attuale è questa ed il non pensarci non risolve il problema, anzi lo sposta soltanto, non se ne va, resta sullo sfondo in attesa di ripresentarsi all’improvviso, quindi meglio affrontare il tema e ragionarci sopra razionalmente.

 

– Come siamo giunti a questo punto?

In realtà sono diverse le cause che hanno concorso al crearsi di questa situazione e sarebbe veramente troppo lungo analizzarle tutte diciamo in estrema sintesi che le cause che hanno portato a questa situazione troviamo; il perdurare della crisi, il basso tasso di crescita economica, la forte disoccupazione strutturale, in particolar modo dei giovani, la precarizzazione del mercato del lavoro, a tutto questo si aggiunge il fatto che il numero delle persone che oggi attualmente lavorano rispetto al numero delle persone in pensione è drammaticamente inferiore.

Risultato? Le casse dell’INPS si stanno lentamente, inesorabilmente svuotando ergo, devi pensare ad una soluzione alternativa se desideri integrare il reddito da pensione quando sarà il momento.

Sappi che il legislatore, fin dalla fine degli anni 90 ci sta venendo incontro con la creazione di strumenti appositi (la previdenza complementare appunto) in cui costruire la nostra personale pensione integrativa e per agevolarci, ha strutturato lo strumento dotandolo di notevoli vantaggi di tipo fiscale e non solo, che non troverai in nessun altro strumento di risparmio.

 

– Quali vantaggi ne ricavo?

Anzitutto ci tengo a consigliarti che prima si comincia meglio è in quanto la tassazione a cui è soggetto il montante (i soldi accantonati) si abbasserà gradualmente in funzione degli anni di permanenza nel fondo di previdenza integrativa.

 

  • Avrai a disposizione la massima libertà nei versamenti li potrai aumentare, diminuire o sospendere temporaneamente; l’ importante è accedere al fondo quanto prima per usufruire dei vantaggi fiscali.
  • Avrai quindi una tassazione che dal 15% negli anni andrà a diminuire fino al 9%
  • Inoltre gli interessi maturati dal fondo di previdenza integrativa attualmente sono tassati al 20% anziché al 26% come tutti gli altri
  • Infine sui premi versati nel fondo di previdenza integrativa potrai dedurre un importo massimo di 5.164 euro/anno che, se reinvestiti, dopo 20 ti frutteranno circa 30.000 euro in più (non ci credi? guarda il video).

 

Adesso ti lascio alla mia piccola video pillola mi raccomando guarda con attenzione e condividilo se lo ritieni utile per i tuoi amici.

 

 

 

Commenta pure liberamente sarò lieto di poterti rispondere, se invece desideri avere delle informazioni più dettagliate sul funzionamento della previdenza integrativa in via più confidenziale, puoi usare la scheda contatti da qui.

A presto

Mauro

P.S.

I miei contenuti sono di carattere divulgativo e non rappresentano in alcun modo una sollecitazione all’acquisto. Per informazioni più dettagliate contatta sempre prima il tuo personale consulente finanziario, se non ne possiedi uno, puoi contattarmi qui ed esponimi il tuo problema.