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26 Mar 2018

Tutela del risparmio MIFID2 Le 3 cose che DEVI Sapere!

L’entrata in vigore delle MIFID2 ha aggiunto importanti novità in merito alla tutela del risparmiatore. 

MIFID2, Il nuovo Pacchetto di normative varato dalla comunità europea ed entrato in vigore dal 3 gennaio 2018, che va ad integrare e migliorare le normative a tutela del risparmio già in vigore. Questa questa volta però, con un occhio di riguardo proprio per i risparmiatori ed una considerevole stretta normativa sulle banche e società di gestione, vediamo insieme perché riguarda tutti noi risparmiatori (anche io lo sono) e quali a mio avviso, sono le novità più importanti che devi assolutamente conoscere. 

1) Maggiore trasparenza sui costi

Il passo forse più importante e che ci riguarda più da vicino, sarà dato dall’obbligo per tutte le banche e le reti bancarie di consulenza finanziaria, di specificare in maniera chiara quanto stai spendendo per farti gestire i risparmi, non più quindi con una percentuale, bensì in numeri assoluti. Vero che tali informazioni in realtà ci sono sempre state, ma le trovavamo solitamente sepolte sotto quintali di normative scritte in aramaico antico, all’interno dei documenti di sintesi che di sintetico avevano ben poco, e pochi erano coloro che effettivamente leggevano (e leggono tuttora) tutta questa documentazione, ma la cosa grave è che sono ancora meno quelli che riescono a decifrarla!

Quindi a partire dagli estratti conto e dalle documentazioni del mese di Marzo 2019 tutte le spese che sosteniamo per farci gestire i nostri risparmi, dovranno invece essere messe ben in evidenza voce per voce, inoltre i prospetti, dovranno essere redatti con un linguaggio che sia più facilmente comprensibile, niente aramaico antico quindi. 

2) Categorizzazione dei clienti

Vero è che con la MIFID1 i questionari di adeguatezza erano in vigore fin dal 2007, ma di fatto non hanno impedito collocamenti poco chiari (per usare un eufemismo) di strumenti finanziari decisamente non idonei a risparmiatori che non erano in grado di gestire tali strumenti, con tutti i casi di risparmio tradito e tragedie personali di cui la cronaca si è purtroppo occupata in questi ultimi anni.

I nuovi questionari proposti dalla MIFID2, saranno molto più mirati ad ottenere una profilazione del cliente che consenta anzitutto, la separazione netta fra cliente al dettaglio e cliente professionale.

Questo perché è determinante comprendere, oltre alle conoscenze ed alle esperienze in materia finanziaria, anche la personale propensione al rischio ed anche quale sarà la soglia di tolleranza del risparmiatore di fronte ad eventuali perdite.

Ti ricordo che secondo la MIFID2 tale questionario dovrà essere aggiornato almeno 1 volta all’anno.

Questo è un aspetto determinante, perché grazie ai risultati di detto questionario, ci saranno dei limiti alla tipologia di strumenti che ti potranno essere proposti.

3) Governance, controllo e qualifiche professionali 

Cambierà il concetto stesso di produzione degli strumenti finanziari, le case di produzione dovranno infatti comunicare verso quale tipo di investitore lo strumento è progettato, ed anche a quale tipologia di risparmiatore tale strumento non dovrà mai essere proposto.

Alle autorità preposte al controllo sono infatti allargati gli orizzonti dei poteri che consentiranno loro di intervenire direttamente sia in fase di progettazione di uno strumento finanziario che in fase di collocamento potendo bloccare oppure limitare la vendita dello strumento preso in esame.

Ultimo, ma non ultimo, i distributori  (cioè le banche) dovranno essere in grado di dimostrare agli organi di Vigilanza, che i propri addetti alla proposta di strumenti finanziari, siano in possesso di competenze e conoscenze adeguate per poter svolgere “consulenza”.

Da questo punto di vista, l’iscrizione all’Albo Unico dei Consulenti Finanziari è garanzia del possesso dei requisiti richiesti da Mifid 2.

In realtà c’è ancora molto altro da dire…

Se desideri approfondire questo tema, magari con degli esempi pratici, il 23 Aprile p.v. sarò a Mantova e terrò per l’occasione un convegno dedicato proprio alla tutela del risparmiatore.

Ti lascio qui di seguito il link per avere maggiori Info e per iscriverti.

Non sei di Mantova e ti piacerebbe comunque poter partecipare? Non è assolutamente un problema CONTATTAMI e riceverai GRATUITAMENTE un PDF con la sintesi degli interventi.

A presto

Mauro

 

01 Apr 2017

La tua Banca è in salute? Guarda il Texas Ratio!

Il Texas Ratio è uno degli indicatori (non l’unico) che ti aiuteranno nella scelta della banca migliore per te, per le tue specifiche necessità, vediamo qui come funziona.

Il Texas Ratio, lo dice la parola è nato sul finire degli anni ’80 ad opera di un Banchiere Canadese, Gerard Cassidy il quale, dopo aver vissuto una serie di default a raffica avvenuti in Texas appunto, creò un indice che mettesse in relazione 2 parametri precisi:

NPL (Crediti inesigibili) e Patrimonio tangibile + accantonamenti

A quale scopo? Il suo intento era quello di fornire un’indicazione, ripeto si tratta di un’indicazione,sullo stato di salute patrimoniale di una banca.

La domanda che oggi, in quanto risparmiatori, ci dobbiamo porre non è se la banca ha il parcheggio comodo oppure se si trova o meno sotto casa o se il Direttore è nostro amico o parente!

Oggi dobbiamo ricercare delle risposta oggettive alla domanda:

Ma l’Istituto dove hanno in custodia il mio denaro è solido?

Una parte della risposta ti potrà essere fornita osservando questo indice, il quale viene espresso da un numero che, se maggiore di 100 significa che la Banca ha più soldi “fuori” che patrimonio, ne consegue che maggiore è questo numero maggiore sono le possibilità che la Banca abbia qualche “problemuccio”.

Adesso però dimmi la tua, hai provato a vedere che livello di Texas Ratio possiede la tua banca?

Fammi sapere nei commenti se ritieni la mia informazione utile e non perderti il mio prossimo video iscrivendoti al mio canale YouTube:

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A PRESTO

Mauro

23 Mar 2017

I 4 Principi del Risparmio

Perché risparmiamo? Domanda banale, ma non la risposta! I 4 principi fondamentali del risparmio.

 

Quando mettiamo via dei soldi lo facciamo perché abbiamo in mente degli obiettivi, realizzare dei progetti o dei sogni, che sono diversi per ognuno di noi, perché anche se in apparenza simili siamo tutti diversi, ciò che io reputo importante potrebbe non esserlo per un’altra persona, ognuno di noi sviluppa delle aspettative della propria vita del tutto personali.

 

 

 

 

Ma esistono degli obiettivi di vita che in qualche modo ci accomunano ad esempio:

 

  • Acquisto di un auto
  • Spese per i figli piccoli
  • Acquisto di una casa
  • Spese del matrimonio
  • Spese per lo studio dei figli
  • Accantonare per la pensione

 

Molti degli esempi che ti ho fatto sopra sono fra gli obiettivi di vita più comuni, resta fermo il fatto che ognuno di noi ne svilupperà di propri, ma per poterli realizzare ci servono i soldi.

I soldi vanno accantonati, protetti, possibilmente aumentati di valore, per fare in modo di possederli quando arriva il giorno della messa in pratica del mio progetto di vita.

Nel mio video ti vado a fornire 4 principi base per cominciare ad entrare nel mondo del risparmio consapevole.

 

Primo principio: LA DIVERSIFICAZIONE 

La diversificazione dei propri investimenti è determinante per assicurarsi l’efficacia di non perdere denaro durante il cammino vero il proprio obiettivo di vita, bisogna diluire in qualche modo il rischio perché:

Non esistono investimenti privi di rischio!

 

Quindi il controllo del rischio lo si può determinare attraverso una corretta diversificazione.

 

Secondo Passo: ATTENZIONE A DOVE METTI I SOLDI!

A seguito entrata in vigore del Bail in (leggi anche: Bail In gli strumenti per difendersi) prima di scegliere l’istituto con il quale intendi collaborare fai un’attenta analisi!

Leggi anche: I 6 Indicatori da Considerare (PRIMA) di scegliere una Banca

 

Terzo passo: GESTISCI L’EMOTIVITÀ

Noi siamo persone, le persone sono fatte di emozioni, i mercati sono l’espressione delle emozioni di tutti i partecipanti, conoscere le proprie emozioni, saperle riconoscere e di conseguenza imparare a gestirle è un punto fondamentale.

A questo proposito puoi leggerePrima di investire attenzione all’ eccesso di sicurezza

E’ un percorso difficile quello di riconoscere e saper gestire le proprie emozioni, per questo abbiamo tutti noi bisogno di una persona che ci aiuti, che ci faccia vedere i pericoli anche dove noi non li vediamo, una persona che faccia queste cose tutti i giorni.

 

Quarto passo LA PIANIFICAZIONE 

Chi pianifica, coloro che si organizzano in anticipo, ottengono maggiori risultati da chi si lascia guidare dalle casualità del momento, la strada sicura per la dispersione delle risorse!

Leggi se vuoi: Investire certo ma con pazienza e disciplina

Ma adesso ti lascio al video e ricorda di dirmi la tua nei commenti e di iscriverti alle mie newsletter od al canale YouTube (meglio se entrambi) così non ti perderai i miei prossimi video ed articoli.

P.S.

Se poi desideri che vengano trattati argomenti specifici fammelo sapere nei commenti sarò lieto di poterti aiutare.