Ma tu “giochi” in Borsa???

“E quando investiamo i tuoi risparmi, secondo te, che cosa pensi che stiamo facendo?”

La risposta, istintiva e spontanea è proprio questa.

Ma visto e considerato che mi hanno sempre insegnato a contare almeno fino a 10 … ho provato a riflettere.

In effetti il termine “giocare” ci fa associare l’ “investimento finanziario” al “gioco d’azzardo”.

Ah … potere della mente!

Il gioco d’azzardo richiama poi a sua volta, a strettissimo giro, il concetto di “fregatura”.

Un “vizio capitale”, il GIOCO,  da cui si è irresistibilmente attratti e da cui si esce con le “penne bruciate”.

E noi Consulenti Finanziari, ancora e non di rado, giriamo con attorno quest’aurea funesta di “maghi incantatori, imbonitori” … per usare l’accostamento meno crudele!

E in un nanosecondo vedi andare in fumo anni investiti nelle tue lauree, le tue certificazioni, la tua iscrizione all’Albo professionale!

 

E allora, riprendendomi da un più che naturale sconforto, ho deciso di ficcarci bene dentro il naso … perché ho voluto dare una risposta definitiva a questo dubbio:

 

Ma è vero che in Borsa ci si “bruciano le penne”?

 

E quindi, dopo aver analizzato 50 anni di storia dell’indice azionario globale, ho provato a fare un disegnino a mano libera …  e questo è il risultato:

 

 

100 $ investiti a dicembre 1969, oggi sarebbero 2300 $.

Fai tu i conti, per piacere … perché dopo aver raddoppiato, triplicato il capitale  inizio a perdermi … .

Nei 15 anni successivi al -35,44% della crisi petrolifera del ‘73/’74, per esempio, il mercato azionario globale ha registrato un onorevole + 553,76%!

E dopo il -16,52% della Guerra del Golfo? Da dicembre 1990 (461,53 $) fino a dicembre 1999 (1420,89 $), prima della Bolla Tecnologica, l’indice azionario globale ha performato un discreto + 207,87%!

E così via, crisi dopo crisi dopo “fini del mondo” … compresa quella che stiamo attraversando … i miei 100 $ sono cresciuti nel tempo fino a diventare 2300 $.

 

MORALE:

 

Questi numeri non servono per alimentare aspettative di rendimento che non si potranno mai replicare allo stesso modo, ma a sgretolare una volta per tutte (lo spero!) quel luogo comune per cui “in Borsa ci si brucia le penne!”.

  1. In Borsa non si “gioca”. In Borsa ci si investe. E ci si guadagna. Investendo in maniera diversificata e per il corretto orizzonte temporale.
  2. Investire in Borsa, poi, significa una cosa anche socialmente importante: significa investire nell’economia reale. Significa conferire capitale all’economia reale, che può, così, continuare a crescere.

 

DOV’E’ INVECE CHE SI GIOCA E SI PERDE MATEMATICAMENTE?

 

Alle “macchinette” e al “gratta e vinci”, per esempio.

E qui, seriamente, bisognerebbe aprire un discorso importante verso quelli che sono veramente  “giochi d’azzardo” su cui SOLO lo Stato (e cioè un vero e proprio BANCO! In questo caso) ci guadagna matematicamente.