Sostenibile è bello e … redditizio!

Spesso abbreviato con l’acronimo SRI, dall’inglese “Sustainable and Responsible Investment”, l’Investimento Sostenibile e Responsabile mira a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che, nella valutazione di imprese e istituzioni, integra l’analisi finanziaria con quella ambientale, sociale e di buon governo.

30 Miliardi di Dollari

Secondo i dati della Global Sustainable Investment Alliance, all’inizio del 2018 i capitali investiti a livello globale secondo le strategie SRI ammontano a 30,7 mila miliardi di dollari. La crescita degli investimenti sostenibili e responsabili è stata del 34% in due anni (contro il 25,2% nel biennio precedente). La maggioranza degli investimenti si concentra in Europa, che rappresenta il 46% del mercato SRI globale. Seguono gli USA con il 39%.

Il connubio tra finanza e sostenibilità che si è venuto a creare è molto forte e sembra che stia funzionando: le aziende che devono raccogliere capitale sul mercato oggi sempre di più sono misurate dagli investitori per il modo in cui si confrontano con queste tematiche, che riguardano l’ambiente e l’aspetto sociale.
La “sostenibilità”, dunque, è un concetto acquisito, non più ignorabile.

Pandemia e Sostenibilità

L’emergenza sanitaria e la crisi economica generate dalla pandemia di coronavirus hanno determinato, inoltre, una significativa evoluzione nel mercato della finanza sostenibile: soprattuto i temi sociali, la cosiddetta variabile “S” dell’acronimo ESG (Environmental, Social, Governance), stanno catalizzando sempre più l’attenzione degli investitori. La tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, la trasparenza e la gestione responsabile delle catene di fornitura delle aziende, il miglioramento dei servizi sanitari, la messa in sicurezza e la riqualificazione di aree urbane sono alcuni ambiti su cui si sta concentrando l’attenzione degli operatori finanziari.

OK, tutto molto bello … ma rende?

Ma alla fine quello che chiede l’investitore è comunque il rendimento.

E il rendimento c’è, eccome. Anzi, dal punto di vista della volatilità di lungo periodo, l’attenzione rivolta per la selezione delle aziende da questo tipo strumenti finanziari verso l’aspetto del “buon governo”, sembra essere un fattore di maggiore “stabilità” anche nel lungo periodo.

Il DOW JONES SUSTAINABILITY INDEX (DJSI) nasce nel settembre 1999 e rappresenta oggi il punto di riferimento (il “benchmark”) per tutte le strategie di investimento sostenibili.

E i suoi ritorni meritano sicuramente una certa attenzione.

 

Ti lascio un bellissimo video che spiega molto bene che cosa sono gli investimenti SRI e i criteri ESG (Environmental, Social, Governance) che stanno alla base della selezione delle aziende su cui investire attraverso questi strumenti.

 

 

Mi chiamo Mauro Valentino e sono un Consulente Finanziario iscritto all’Albo unico OCF nonchè certificato EFPA European Financial Advisor … e credo sia importante poter scegliere dove investire i propri risparmi, tenendo presente che esiste la possibilità di incidere profondamente sul tipo di futuro che desideriamo.

Ti ringrazio come sempre per il tuo tempo e per qualsiasi approfondimento non esitare a contattarmi,

a presto

Mauro