What You See Is All There Is

E’ inutile nasconderlo e fare finta di niente: quello che stiamo vivendo l’abbiamo visto solo nei film di fantascienza sulla fine del mondo.

Non sono un medico, né tanto meno un virologo e mi rendo conto che le restrizioni temporanee messe in atto dal governo, sono una medicina necessaria per sconfiggere questo maledetto virus.

Non sono un virologo, dicevo, ma nel mio piccolo, me ne intendo però abbastanza di “virus finanziari”.

Infatti, oltre alle preoccupazioni socio-sanitarie di questi giorni, a lato, ovviamente, i mercati ci hanno messo il carico da novanta.

La paura, che è un sentimento innato ed utilissimo nel segnalarci situazioni nuove, potenzialmente pericolose, può farci perdere di vista la realtà.

Daniel Kahnemann, psicologo e premio Nobel per l’Economia nel 2002, sosteneva che ciò che VEDI è ciò che E’.

In pratica, sosteneva Kahnemann, tutti noi prendiamo decisioni in base alle informazioni che abbiamo disponibili, in base a ciò che vediamo e che ci aiuta a filtrare la realtà. Purtroppo, molto spesso, la realtà è più complessa di quello che pensiamo e per conoscerla effettivamente necessita di approfondimenti e di più informazioni che magari non abbiamo disponibili o non conosciamo.

In sintesi, ci invitava a fare grande attenzione, anche in Finanza, fra ciò che è REALTA’ e ciò che è la nostra PERCEZIONE della realtà.

What You See Is All There Is – WYSIATI.

Ma sui mercati, la realtà è così disastrosa come molti risparmiatori pensano?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ vero. Dal 19 febbraio, il picco massimo là in alto, l’indice azionario globale ha perso circa l’11,5%, tornando a trattare ai prezzi di settembre/ottobre 2019. OTTOBRE 2019 … l’altro ieri, per intenderci.

Ma l’avversione alle perdite è il bias cognitivo più pericoloso in Finanza, in quanto ci fa perdere l’ottica di lungo periodo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tradotto: ricordiamoci cosa ci hanno restituito i mercati negli ultimi 15 anni e che oggi siamo quel cerchietto rosso là in alto.

 

Guardando infatti l’andamento dei principali listini, quel che emerge è che assolutamente non sembra la fine del mondo. Anzi si scorge già qualche bel segnale che arriva proprio dalla Tigre Asiatica, là dove è iniziato tutto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I dati (se letti con cura, tornando a Kahnemann) ci dicono che la principale piazza asiatica, Lo Shangai Composite, dal 20 gennaio, giorno in cui la Repubblica Popolare Cinese ha annunciato al mondo lo scoppio dell’epidemia, ha perso oltre l’11%, toccando, il 3 febbraio il punto più basso e concretizzando un – 9% dall’inizio dell’anno.

Bene, la realtà ci dice che oggi, a circa un mese da quel 3 febbraio, lo Shangai Composite ha RECUPERATO TUTTO.

 

Le Borse occidentali (Dow Jones,S&P 500, Eurostoxx etc..) hanno iniziato la loro discesa più tardi. Esattamente un mese dopo rispetto allo Shangai Composite.  E in questo momento siamo in una forbice compresa tra il meno 10 e il meno 15.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cosa significa?

Solo una cosa, dal mio personalissimo punto di vista di “virologo finanziario”: che è assolutamente un momento buono, per chi ha liquidità parcheggiata, per iniziare ad entrare … magari attraverso un meccanismo di accumulazione, ma entrare.

Per chi invece è investito, non disinvestire.

Quando inizierà la ripresa, sarà repentina, a doppia cifra.

Ed uscire dai mercati significa, solo ed unicamente, concretizzare la perdita ma soprattutto perdersi definitivamente l’opportunità di recuperarla in fretta e lasciarsela alle spalle.

E questa credo sia una buona notizia, non solo dal punto di vista finanziario.

 

 

Mi chiamo Mauro Valentino, sono un Consulente Finanziario iscritto all’Albo Unico dei Consulenti Finanziari (OCF www.organismocf.it ) e sono certificato EFPA, European Financial Advisor (https://www.efpa-italia.it/che-cosa-e-la-certificazione-efpa/efa/) .

Per qualsiasi dubbio, scambio, approfondimento sono a completa disposizione. Scrivimi, sarà un piacere potermi confrontare con te.

Un caro saluto e a presto,

Mauro

 

#ilmondononsiferma