Che cos’è il TFM?

L’ottimizzazione fiscale, spesso sottovalutata, deve essere al centro, a mio modo di vedere, di qualsiasi pianificazione finanziaria.

I vantaggi fiscali, nel lungo periodo, si tramutano in importanti vantaggi finanziari.

E’ il caso del TFM, il Trattamento di Fine Mandato.

Che cos’è il TFM?

Se i dipendenti possono usufruire del Trattamento di Fine Rapporto (TFR), gli amministratori di società possono beneficiare del TFM.

Il Trattamento di Fine Mandato è uno strumento che, pur essendo poco utilizzato dalle piccole e medie imprese, offre notevoli vantaggi sia per l’azienda che per l’amministratore che lo riceve.

Ma quali sono questi vantaggi?

  1. Il TFM, è una sorta di TFR (la cosiddetta «liquidazione») che si può prevedere per gli amministratori di un’azienda. Viene di solito accantonato tramite una polizza, e rappresenta per l’azienda un costo deducibile.
  2. Per l’amministratore, al contempo, costituisce reddito solo al momento in cui lo riceve e non quando viene accantonato ed, essendo soggetto a tassazione separata (calcolata in base al reddito medio dell’ultimo biennio), non va a cumularsi con altri redditi, quindi senza incrementare l’aliquota IRPEF.

Che differenza c’è fra TFR e TFM?

A differenza del TFR che è obbligatorio, il TFM è facoltativo (art. 2364 c.c.) e può essere erogato nei confronti degli amministratori di società oppure nei confronti di tutti quei soggetti che lavorano per la società ma non sono legati da alcun vincolo di subordinazione con essa, quindi sono solo dei collaboratori.

Inoltre l’ ammontare del TFM (al contrario del TFR regolamentato per legge) non è regolamentato per quanto riguarda la sua entità ma si parla semplicemente di congruità rispetto al compenso dell’Amministratore e al giro d’affari dell’Azienda.

Quali sono i requisiti per poter utilizzare il TFM?

Utilizzare il TFM, però, non è una cosa facile perché è abbastanza particolare. Infatti:

deve essere presente nello Statuto della società;

– e deve essere deliberato dall’assemblea, con un atto di data certa antecedente all’insediamento del nuovo amministratore.

E’ importante sottolineare che tale delibera deve essere fatta prima che venga nominato l’amministratore, perché se la delibera viene fatta dopo la nomina, si commette un illecito e la società perde tutta le deducibilità.

Esempio

A titolo esemplificativo e non esaustivo, vediamo un esempio semplice provando a quantificare il vantaggio fiscale per l’amministratore.

Ipotizziamo un reddito lordo di 100.000 euro ed un versamento TFM per 10 anni di 20.000 euro. Così facendo abbiamo:

– Minore tassazione IRPEF pari a 8.600 euro l’anno (43% di aliquota marginale su 20.000 euro). In 10 anni fa dunque 86.000 euro;

– Tassazione finale pari a 72.340 euro (regime separato, aliquota media del 36,17% sul TFM totale di 200.000 euro, al netto del rendimento finanziario)

– Vantaggio fiscale finale per l’amministratore pari a 13.660 euro (86.000 di minore tassazione – 72.340 di imposte pagate alla fine).

Come accantonarlo

L’accantonamento a TFM è una posta del passivo di bilancio di una società: come per il TFR, è un debito contratto nei confronti del lavoratore (in questo caso dell’amministratore) che verrà onorato al termine del mandato.

Sul mercato esistono apposite soluzioni assicurativo-finanziarie dedicate.

Dal punto di vista formale, il beneficiario del contratto può essere l’amministratore o la società; in ogni caso è quest’ultima che riscatta la posizione al termine del mandato, trattiene una ritenuta di acconto a titolo di imposta del 20% e assolve infine al pagamento dovuto nei confronti dell’amministratore.

Da ultimo è importante ricordare che, essendo tale negozio giuridico un libero accordo tra le parti, il TFM può essere oggetto anche di anticipo prima della cessazione del rapporto di lavoro. Come per il TFR, le motivazioni che da prassi giustificano tale richiesta sono l’acquisto della prima casa per sé o per i figli, il sostenimento di spese sanitarie straordinarie, oppure la fruizione di congedi parentali; tuttavia, ancora una volta, l’assenza di stringenti normative sul TFM consente una più ampia autonomia negoziale tra amministratore ed impresa.

 

Mi chiamo Mauro Valentino e sono un Consulente Finanziario iscritto all’Albo Unico OCF (www.organismocf.it), nonchè certificato Efpa – European Financial Advisor.

Per qualsiasi dubbio e/o approfondimento non esitare a contattarmi: sarà un piacere poter dialogare con te.

Grazie per la tua attenzione,

a presto

Mauro