L’ arte magica della chiaroveggenza in Finanza.

Troppo spesso quando si parla ai propri clienti di pianificazione finanziaria, della ricerca del rendimento in relazione ai propri obbiettivi di vita, ci si scontra con chi inveve, in questo settore, pratica l’arte magica della chiaroveggenza.

 

Onestamente credo che questo tipo di contributo da parte dei media del settore, siano tempo sprecato, nel migliore dei casi, se non addirittura concetti dannosi per chi malauguratamente ha deciso di seguirne i consigli.

Da una parte la scienza, la statistica, lo studio delle probabilità … dall’altra lo studio delle stelle e la chiaroveggenza finanziaria.

Nessuno può sapere fino a dove si spingeranno Wall Street e le Borse Europee.

Esistono solo metodo, studio e pianificazione.

L’unica domanda che un risparmiatore deve porsi è : “per quanto tempo posso privarmi di quella determinata cifra?”.

L’unica questione da porre sul piatto è quindi, solo ed esclusivamente, l’orizzonte temporale dell’investimento da effettuare.

I mercati finanziari sono, infatti, RESILIENTI.

Ed è statisticamente, quindi scientificamente, dimostrabile.

La RESILIENZA è la «capacità di assorbire un urto senza rompersi, di affrontare e superare un evento traumatico»

La resilienza (i mercati si piegano ma non si spezzano) è una caratteristica statisticamente dimostrabile: l’economia si muove per cicli e la stessa cosa accade in finanza, dove alle fasi di discesa (anche marcata) fanno sempre seguito fasi di recupero e di nuova crescita.

 

Questo è l’andamento dell’indice azionario globale (MSCI World) negli utlimi 15 anni.

Come si può vedere, nel complesso, l’indice è passato da un valore di 1030 $ nel 2004 ad 2300 $ nel 2019, più che raddoppiando il suo valore in 15 anni.

Al netto delle discese anche marcate come il  -55% del periodo 2007-2009.

Storicamente, le fasi di crescita e di espansione sono più frequenti e prolungate rispetto alle fasi di recessione: l’investimento nell’economia reale, nel corretto orizzonte temporale, premia.

Infine, ti ricordo che la resilienza è una peculiarità degli investimenti diversificati, non degli investimenti in singoli titoli o settori: in quest’ultimo caso, infatti, esiste la possibilità che eventi particolari possano anche azzerare il valore dell’investimento. La diversificazione pertanto è la profilassi contro il rischio potenzialmente più nocivo: il rischio specifico.