Welfare Aziendale fra cliente e lavoratore

Trattare gli individui da adulti. Trattarli come partner; trattarli con dignità; trattarli con rispetto. Trattare loro e non gli investimenti del capitale o l’automazione, come fonte primaria degli incrementi di produttività. Questa è la lezione fondamentale uscita dalla nostra ricerca sulle aziende di successo, se si vuole la produttività ed i guadagni economici che ne derivano, occorre che i lavoratori siano visti come la vostra risorsa più importante”.

Alla ricerca dell’eccellenza” di Thomas J. Peters, Robert H. Waterman Jr. Ed. Spearling & Kupfer, 1986

Esiste una stretta correlazione fra come vengono trattate le persone che lavorano nell’azienda e come vengono trattati i clienti. Se le persone in azienda non vengono trattate bene, come ad esempio non dare nessun peso ai loro problemi o esigenze, l’azienda stessa sarà molto meno orientata ad ascoltare le esigenze del cliente, con tutte le logiche conseguenze del caso.
Fino a qui nulla di nuovo sotto il sole, queste cose si sanno da lungo tempo ormai, almeno nella teoria, perché se guardiamo la realtà quotidiana il quadro che appare invece è a dir poco sconfortante, pertanto quali strategie mettere in campo per colmare questo gap?

 

 Primo passo avere un piano:
Metti in campo un bel piano di welfare aziendale! Bello ma da dove cominciare? Certo che bisogna avere le idee molto chiare prima di mettere in campo un piano di welfare aziendale che abbia delle concrete possibilità di successo, devi avere l’assoluta padronanza del quadro d’insieme prima di andare ad individuare gli obiettivi da raggiungere.
Devi per prima cosa stabilire con esattezza qual’è il tuo punto di partenza, poi dovrai definire i tuoi obiettivi, il piano d’azione dovrà avere delle caratteristiche ben precise che ti riassunto nella lista qui sotto.

 

Il piano aziendale deve essere SMART:
S (Specifico) l’obiettivo o gli obiettivi devono essere ben chiari e specifici.
M (Measurable) avere un sistema di misurazione dei progressi rispetto agli obiettivi
A (Attainable) il piano deve poter essere concretamente raggiungibile
R (Relevant) Rilevante, deve valere la pena investire risorse per la sua realizzazione
T (Time-based) Avere un orizzonte temporale ben definito a priori

 

 

 

Porsi obiettivi troppo ambiziosi, sovrastimare o sottostimare (caso più frequente) il tempo di realizzazione, non dotarsi di adeguati strumenti di analisi e verifica dei risultati porta 9 volte su 10 al fallimento di tutta l’operazione!
Diviene fondamentale a questo punto conoscere la situazione reale di partenza, sia in termini di ambiente di lavoro, di comunicazione aziendale, di percezione dell’azienda da parte dei lavoratori, management compreso, delle condizioni fisiche ed ambientali del settore produzione, della percezione dell’azienda da parte dei clienti.
Come si può ottenere tutto ciò? Il primo passo consiste sicuramente nell’ indagare in maniera più approfondita possibile, chiedendo ai diretti interessati, lavoratori, management, clienti, fornitori, a tale scopo determinante la predisposizione di uno o più questionari dedicati, uno per i lavoratori ad esempio, ed uno per i clienti, dove poter acquisire quelle informazioni che ti consentiranno dii effettuare il passo successivo, ovvero la determinazione degli obiettivi ed il piano strategico per raggiungerli.

Ora dimmi la tua, hai mai pensato nella tua azienda di organizzarti secondo un piano di welfare ben dettagliato?

Vorresti ma, non sai da dove cominciare? Guarda che non è assolutamente un problema contattami così ne parleremo più approfonditamente!