Tag: worklife balance

11 Ott 2018

Millenials, un Welfare da (Ri)pensare?

Il welfare preconfezionato ai millenials va stretto, prediligono maggiore personalizzazione ed il mero compenso monetario non è in cima alle priorità.

Secondo i risultati di un’analisi “Indagine per i bisogni degli under 35” condotta da Jountly su un campione di 3.200 dipendenti di oltre 10 aziende un dato è emerso in maniera chiara ed è quello che la percezione circa il welfare appare significativamente mutata.

– Cosa è cambiato nella percezione del Welfare?

Il dato che emerge con maggiore chiarezza dalla ricerca condotta da Jointly è che, al contrario di quanto ci si aspetterebbe, le iniziative di puro vantaggio economico non sono in cima alla lista delle esigenze.

Emerge anzitutto una certa insofferenza per le iniziative di welfare preconfezionate ed uguali per tutti, come ad esempio i classici buoni pasto e soluzioni di aumento salariale.

Stare bene, sia dentro che fuori il luogo di lavoro, questo è il dato che emerge dalla ricerca, le iniziative a carattere individuale, la massima personalizzazione, la conciliazione fra vita privata e lavorativa (work-life balance, smart working) iniziative che portino con sé una forte connotazione sociale e valoriale, sono in cima alla lista delle esigenze ed al centro dell’attenzione in fase progettuale dei piani di welfare più innovativi.

I millenials sono forti consumatori di iniziative di welfare e ne fruiscono in maniera massiva rispetto ai loro colleghi più “anziani” maggiormente legati alle iniziative preconfezionate o di carattere economico.

 

– Quali sono i servizi più richiesti?

Fra i servizi maggiormente richiesti troviamo oltre ad iniziative di work-life balance, sempre apprezzate dalle donne, ma che stanno conoscendo un discreto successo anche fra gli uomini.

Sicuramente lo smart working, in tutte le sue declinazioni è la strada più battuta oggi dalle aziende maggiormente competitive insieme alle iniziative di flessibilità, part time ed orari personalizzati. 

Per approfondire puoi anche leggere Smart Working per aumentare e migliorare la produttività

Senza tralasciare i servizi di welfare dedicati alla formazione, alla cura della persona ad esempio con sconti presso palestre o centri estetici, ci sono aziende che addirittura offrono servizi per la cura della fertilità delle proprie risorse.

O ancora alla possibilità di poter portare con sé i propri animali domestici oppure pensare alla creazione di spazi dedicati ai figli più piccoli dei dipendenti, sollevando il personale dalle incombenze legate al trasporto e gestione del minore, che contribuisce non poco a migliorare il benessere complessivo del personale coinvolto.

Altro servizio che andrebbe rivisitato riguarda le polizze, come quelle di previdenza e sanitarie, che vadano oltre il mero rimborso medicinali o esami clinici e polizze di previdenza che siano il più personalizzate possibile.

Sicuramente è preponderante l’esigenza di poter accedere ad un ventaglio di soluzioni fra cui il dipendente potrà scegliere quelle che ritiene più adatte alle sue esigenze.

– Ascoltare, collaborare, personalizzare

Ascoltare (davvero) i bisogni dei propri dipendenti, tramite interviste e questionari o facendo ricorso ad agenzie esterne specializzate in servizi di welfare.

Per approfondire puoi leggere anche: Welfare Aziendale? Usa i Questionari!

Collaborare insieme ai tuoi dipendenti, per migliorare il clima aziendale

Personalizzare il più possibile le varie iniziative, magari creando dei pacchetti fra cui i dipendenti potranno selezionare quelle che meglio si adattano alle esigenze di ciascuno.

– Concludendo

Progettare insieme al personale tutto, soluzioni di welfare sempre più personalizzate, ti metterà in grado di cementare il senso di appartenenza, fidelizzare il dipendente nei confronti della tua azienda, con tutti i benefici del caso, produzione qualitativamente superiore, aumento della competitività, riduzione del turn over, benefici fiscali per te e la tua azienda.

Hai letto fino a qui ottimo, dimmi una cosa, nella tua azienda hai già implementato un piano di welfare? Hai tenuto conto della tua popolazione dei millenials?

Usa lo spazio dei commenti per farmi sapere cosa ne pensi.

A presto