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23 Mar 2018

Un piano di welfare aziendale passa dall’analisi dei reali bisogni dei lavoratori, dell’ambiente di lavoro alla percezione stessa del lavoro.

 

Per poter implementare nella propria azienda un piano di welfare aziendale che abbia concrete possibilità di successo bisogna verificare con la maggiore precisione possibile quali sono le effettive necessità delle persone che lavorano con te e delle loro famiglie. Stabilire dei servizi sulla scorta della propria personale (quindi soggettiva) opinione, ci si espone al fallimento dell’operazione con ripercussioni negative sull’azienda, in parole povere rischi di buttare soldi dalla finestra ed ottenere l’effetto contrario ovvero una diminuzione della qualità produttiva nonché della competitività, che non è esattamente ciò di cui hai bisogno.

Come fare a sapere tutto ciò? Una maniera piuttosto semplice è quella di predisporre un questionario, o meglio di diversi questionari ottimizzati per le varie realtà della tua azienda, uno per i dipendenti, uno per il management senza tralasciare quello per i fornitori ed uno per i clienti.

Questa indagine, seguita da un’accurata analisi dei risultati, ti consentirà di predisporre un piano di servizi realmente adeguato selezionando fra i tanti, soltanto quelli considerati veramente utili dalla maggioranza delle persone, certo non si potrà accontentare tutti, ma così facendo ti metterai nelle condizioni migliori per rendere il tuo piano di welfare funzionante.

Basta seguire degli step ben precisi e si otterranno ottimi risultati, ad esempio:

  • Mappatura dei lavoratori per categoria – età – istruzione – nucleo famigliare – genere ecc.
  • Coinvolgere la componente sindacale per ottenere maggiore appoggio all’iniziativa
  • Redigere uno specifico accordo sindacale, anche a fini fiscali, per avere la piena deducibilità degli elementi di welfare
  • Comunicare con la massima chiarezza possibile a tutti i dipendenti lo scopo dell’iniziativa
  • Distribuire il questionario a tutti i dipendenti management compreso
  • Elaborazione dei dati
  • Presentare il progetto e discutendolo con tutti i dipendenti
  • Selezione dei servizi da sottoporre magari sotto forma di catalogo fra cui scegliere
  • Post attuazione piano di welfare misurare l’indice di gradimento per apportare eventuali modifiche.

Un progetto di welfare aziendale non si conclude alla distribuzione di qualche buono pasto, si tratta di un progetto, che coinvolge fra parentesi diverse professionalità (te ne parlo qui) ed è sicuramente di lungo periodo affinché possa apportare dei reali benefici alla tua azienda ed alle persone che lavorano con te.

Seguendo i passi che ti ho esposto sopra, avrai un eccellente punto di partenza per definire un piano di welfare aziendale di successo e non finisca in un flop con il doppio risultato di buttare soldi dalla finestra e scontentare ancora di più le persone che collaborano con te con tutte le conseguenze negative che puoi ben immaginare in termini di perdita di produttività e di competitività.

Se vuoi approfondire il discorso sul welfare aziendale puoi leggere anche:

Più competitività con il welfare aziendale

Welfare aziendale fra cliente e lavoratore

Progettare il welfare aziendale partendo dal clima!

Welfare aziendale e sinergie professionali la ricetta vincente! 

Ora però voglio sentire la tua, hai già pensato di implementare un piano di welfare nella tua azienda? 

Se non lo hai ancora fatto contattami così ne potremo parlare in maniera più approfondita!

A presto

Mauro Valentino

 

 

11 Gen 2018

Progetta il welfare aziendale cominciando dal CLIMA!

Un piano di Welfare Aziendale affinché abbia successo, il primo passo è quello di creare un clima adeguato alla sua implementazione. 

Certo creare un piano di Welfare Aziendale in una bottega artigiana con 2 assistenti è una cosa, uno stabilimento con 200 operai è faccenda più complessa. Il che non significa impossibile, significa soltanto che dovrai lavorare molto ed in maniera capillare. Per rendere il clima aziendale idoneo all’implementazione di un piano di welfare dovrai motivare, coinvolgere, prenderti cura e formare i lavoratori in modo che siano preparati ai continui cambiamenti imposti dal mercato odierno, orientandoti sempre verso la ricerca di innovazione e maggiore qualità. Pianificare con attenzione e lasciare i giusti margini di autonomia e manovra alle persone nello svolgimento dei propri compiti. Affrontare le resistenze interne che sono inevitabili, (i cambiamenti lo sai, non piacciono a nessuno) non con il metodo dell’imposizione dall’alto ma con il dialogo e la persuasione, con l’informazione e la responsabilizzazione nei confronti dell’azienda. Un buon clima aziendale significa prestare la giusta attenzione alle domande, ascoltare in maniera proattiva, dare enfasi ai risultati positivi raggiunti, incoraggiare e motivare nel caso di risultati negativi.

Il clima aziendale in realtà è dato da un insieme di sensazioni soggettive di cui tu, in qualità di titolare devi (o almeno dovresti) essere perfettamente a conoscenza, ad esempio: 

  • Come percepiscono i dipendenti la propria realtà lavorativa?
  • E la leadership del management?
  • L’andamento generale dell’azienda?
  • I rapporti fra di loro?
  • Come percepiscono i rapporti con i clienti?

Inizia sempre dal clima aziendale:

Incomincia dal sentiment più diffuso, tieni presente ovviamente che lo scontento ci sarà sempre, ma avere il polso della situazione generale è un buon punto di partenza su cui andare a lavorare. Se il clima aziendale non è sereno, predisporre un piano di welfare aziendale sarà un buon punto di partenza per poterlo migliorare, se al contrario nella tua azienda esiste già un ambiente positivo, sereno e collaborativo, un piano di welfare sarà più facilmente compreso ed accettato.

L’emotività, l’affettività sono le leve principali, una grande affettività verso l’azienda, un giudizio sostanzialmente positivo verso la sua organizzazione interna,  porta ad un calo del turnover si ottiene una maggiore produttività, più collaborazione fra colleghi ed innalzamento esponenziale della qualità finale del prodotto/servizio.

Le relazioni fra le persone all’interno dell’azienda le relazioni con il management, il sistema organizzativo nel suo complesso vanno analizzate e se il caso messe in discussione e riprogettate. Non è possibile pensare ad un piano di welfare aziendale senza tener conto del sentiment generale e del clima aziendale nel suo complesso.

Adesso però voglio sentire la tua, conosci perfettamente il clima della tua azienda?

Vuoi sapere come si implementa un piano di welfare aziendale? Contattami e ne parleremo insieme.