Il Vix, il termometro della paura.

Si chiama Vix ed è il termometro della febbre sui mercati.

Ribattezzato l’indice della paura, se il Vix esplode al rialzo, vuol dire che i trader stanno vendendo quello che hanno in portafoglio e, dunque, si aspettano tempi peggiori.

Venerdì 29 febbraio, nella settimana più pesante per i listini dalla crisi dell’ottobre 2008, il Vix – che è più che triplicato rispetto alla posizione pre-virus – ha toccato un nuovo record in negativo che non si vedeva dal 2009.

Una febbre così alta si era avuta solo quattro volte negli ultimi 20 anni: nel 2011 e nel 2010 (anni di crisi per la paura sui bond sovrani), nel 2008 (dopo il crack della Lehman Brothers) e nel 2002 (con lo scoppio della bolla della new economy).

 

La caratteristica principale di questo indice è quella, infatti, che, quando le cose nel mondo vanno male e le borse iniziano a scendere, lui sale.

Sale la febbre.

 

 

Al contrario, quando ha un andamento stabile e poco mosso, è considerato un buon segnale: significa mare poco mosso all’orizzonte, buon auspicio per continuare a navigare senza eccessive paure.

E’ proprio come quando nella vita ci troviamo di fronte a situazioni inattese e che soprattutto non conosciamo, ci assale la paura. La stessa cosa accade sui mercati: la primissima reazione è il “panic selling”.

Quello che si è verificato allo scoppio conclamato della pandemia del coronavirus è stato proprio questo: l’indice Vix è schizzato alle stelle, come mai era successo prima.

Gli indici azionari a livello globale hanno subito un contraccolpo pesante, ma soprattutto improvviso e repentino.

 

Ma qualche segnale positivo, si inizia ad intravedere.

E sembra che la febbre bollente e delirante si sia un po’ abbassata, lasciando intravedere buone speranze.

 

La febbre non è ancora passata, anzi.

Ma quando c’è febbre e il pericolo di morte sembra scampato, sui mercati iniziano ad aprirsi importanti opportunità.

Con metodo, entrando per gradi, ma entrando.

Perché cosi come questa febbre alta è arrivata all’ improvviso, così velocemente potrebbe andarsene e riportare presto alla situazione di partenza.