FONDO TUTELA INTERBANCARIO quando non basta Cosa fare per difenderti

Il Fondo di Tutela Interbancario, nato per difendere i risparmi degli italiani, se non fosse sufficiente? Qui spiego cosa dovresti fare fin da subito.

Il Fondo di Tutela Interbancario (FITD) è un consorzio di banche, nato nel 1987 avente lo scopo di garantire i risparmi dei cittadini italiani, in caso di default di un istituto di credito o in caso di grave crisi finanziaria.

Ricadono sotto la tutela del FITD, i conti correnti,i conti deposito gli assegni circolari, i certificati di deposito ed i libretti di risparmio nominativi.

  • A che cosa dovrebbe servire

Lo scopo del Fondo di Tutela Interbancario dovrebbe essere quello di tutelare i piccoli risparmiatori nel caso di applicazione della normativa bail in  in caso di default della banca e per evitare la corsa agli sportelli nel caso di gravi crisi finanziarie.

In apparenza una gran bella cosa, ma è davvero così?

Ti rispondo con un numero

0,03%

 

Volevo scriverlo più grande, ma spero tu sia riuscito a leggerlo, benissimo adesso che lo hai letto, fissalo per bene nella tua memoria e mettilo un attimo da parte.

  • Una precisazione

Un anno fa precisamente il 30 marzo 2017 il governatore della Banca d’Italia  Visco, nel suo intervento al Senato per la consueta relazione annuale sullo stato di salute delle famiglie italiane fa emergere un dato molto importante, quello che ben il 30% dei risparmi degli italiani giace presso depositi bancari e postali.

Gli italiani si sa, sono sempre stati dei grandi risparmiatori e contrariamente al resto dell’Europa, la grande parte di tutto il risparmio italiano è allocata nel settore immobiliare.

Ma quanti soldi ci sono sui conti correnti e sui conti deposito?

 

 

1.300,00 miliardi!!

Hai letto bene, una cifra enorme, semplicemente parcheggiati su conti correnti conti deposito libretti di risparmio postali e bancari.

  • Come si spiega questo fenomeno?

Anzitutto un fatto culturale, da 3 generazioni l’italiano è educato al concetto di investimento sicuro, un gran numero di piccoli risparmiatori ancora oggi pensa che il conto corrente sia una forma di investimento, ed al massimo predilige il Titolo di Stato per questa sua aura leggendaria di sicurezza, oltre anche alla naturale tendenza alla pigrizia mentale, non avermene, ma abbiamo un pochino la tendenza a delegare per non sentirci coinvolti e scaricare responsabilità che in fondo sono solo nostre.

Guarda il mio video: BTP or not BTP è il dilemma

Gli avvenimenti poi degli ultimi anni, crisi finanziarie, fallimenti bancari ecc. non hanno certo aiutato a far brillare l’immagine del sistema bancario, anzi hanno portato il risparmiatore fondamentalmente a non fidarsi più (sovente con ragione) di strumenti e soluzioni di cui non ha il controllo e di cui non conosce i meccanismi.

Quindi nel dubbio il risparmiatore non si muove, lascia tutto fermo dove si trova (sul conto) oppure al massimo su di un conto deposito o un libretto postale, in alternativa colloca parte del risparmio nei Titoli di Stato Bot, BTP ecc.

In fondo se proprio le cose andassero male, il Fondo di Tutela garantisce fino a 100.000,00 pertanto perché prendersi dei mal di pancia? Apparentemente è tutto a posto, oppure no?

Adesso ti chiedo la cortesia di leggere la tabella qui sotto, che rappresenta lo stato patrimoniale del FITD al 31/12/2017 quanti soldi ci sono in cassa per capirci.

 

 

Sulla riga finale Totale Patrimonio Netto si legge 415.392.000,00 Euro, bene quello è quanto c’è in cassa!

Che basterebbe forse a coprire il default di una piccolissima Banca della più remota provincia Italiana.

Ma Visco non ha parlato di un risparmio complessivo di 1.300 miliardi? 400 MILIONI Vs. 1300 MILIARDI! mi sembra che anche senza essere un analista finanziario, la differenza si percepisca ad occhio nudo.

In caso di crisi generalizzata servirebbero 1300 miliardi mentre attualmente in cassa ci sono 400 milioni comprendi adesso?

Ed è qui che rientra in gioco il numero che ti ho chiesto di memorizzare poc’anzi, il famoso 0,03% che è quanto c’è di disponibile per le coperture.

Se ad esempio io avessi 30.000,00 Euro depositati in banca, in caso di default mi vedrei restituiti la bellezza di 9 e dico NOVE EURO!!

Certo una forte crisi improvvisa e generalizzata è difficile che si concretizzi realmente, ma non impossibile ed i fatti del 2007 ci dimostrano che può accadere, sicuramente la banca dove hai collocato i tuoi risparmi è solidissima, ma abbiamo visto in TV e letto sui giornali di Istituti che fino al giorno prima si pensavano floridi, non esserlo affatto, vedi MPS, Banche Venete, Etruria ecc.

  • Evitare questo è possibile? SI è possibile!

Evitare tutto questo è possibile, mettersi al sicuro da eventuali bail in, da improvvisi fallimenti del nostro istituto di credito, da crisi generalizzate si può, e lo puoi fare anche tu, senza prenderti troppi grattacapo in maniera che è più semplice di quanto tu possa pensare, ti basterà seguire alcune semplici precauzioni.

anzitutto devi sapere che per tutelare in maniera davvero efficace i tuoi risparmi servono:

Metodo, pazienza e disciplina.

 

Leggi Investire si, ma con pazienza e disciplina

Come vedi nessuno ti chiede di diventare un guru della finanza, bensì di applicare qualità che già possiedi oltre ai suggerimenti che ti fornirò e che potrai mettere in campo fin da subito.

  • Solidità

Come ti ho fatto notare poc’anzi, non esiste la garanzia assoluta di restituzione del tuo capitale pertanto è bene prendere qualche accorgimento, innanzitutto valutando con estrema attenzione presso quale istituto hai accantonato i tuoi soldi, lascia perdere per favore considerazioni quali ma la banca è sotto casa, è comodo il parcheggio, ci lavora mio cugino oppure mio nipote è il direttore, questi non sono indicatori di solidità ed anche il nome se suona prestigioso od altisonante, non c’entra proprio nulla.

Le considerazioni si fanno in un altro modo, analizzando degli indici specifici, niente di complicato sono sotto i nostri occhi tutti i giorni, indici quali:

Esistono poi altri indicatori più specialistici, per i quali è meglio chiedere consiglio ad un consulente finanziario esperto, che potrà guidarti nella scelta della Banca migliore per te.

Se vuoi conoscere questi indici e come vanno interpretati, puoi approfondire leggendo questo articolo I 6 indicatori da considerare prima di scegliere una Banca.

  • DIVERSIFICA

Lo ripeto non so quante volte al giorno e non mi stancherò mai di farlo, questo è il miglior consiglio che mi sento di darti, ma non solo io, chiedi a qualsiasi consulente finanziario se diversificare è un atteggiamento corretto e ti risponderà la stessa cosa.

Non mettere tutte le uova in un paniere

 

Hai messo i tuoi risparmi in una singola banca, se succede qualcosa sono a rischio te ne rendi conto? Hai lasciato una parte dei risparmi sul conto corrente mentre un’altra parte li hai investiti ma sempre in prodotti della banca (azioni,obbligazioni,polizze) non stai diversificando, sei al punto di partenza, continui ad accollarti TUTTI i rischi, ottenendo in realtà una forte concentrazione, mi spieghi perché lo fai?

Diversificare significa orientarsi verso mercati differenti, aree geografiche diverse (il mondo è grande) strumenti finanziari diversi, ben differenziati, nelle giuste proporzioni, che tengano conto sempre e soltanto di 2 aspetti fondamentali:

  1. I tuoi progetti di vita
  2. La tua tolleranza al rischio

Il rischio, grande o piccolo che sia, esiste sempre, soprattutto quando non fai nulla per evitarlo.

Leggi anche: Clausole di Azione Collettiva, i Titoli di Stato sono ancora SICURI?

  • Impara a gestire l’emotività

I mercati, le borse, lo spread (in questo periodo è tornato di moda) salgono e scendono tutti i giorni, per milioni di motivi diversi, elezioni politiche, guerre, pestilenze, eventi naturali quali terremoti, Tsunami ecc. i giornali e la Televisione poi non aiutano, preferendo alimentare il fuoco dell’ansia con titoli sensazionalistici.

Corrergli dietro tutti i giorni sarebbe come pretendere di misurarsi la febbre ogni minuto il risultato ? una gran confusione e di sicuro tanti mal di pancia.

Perché procurarsi volontariamente dell’ansia quando se ne può fare a meno?

Quando si organizza una buona pianificazione dei propri risparmi che siano funzionali ai tuoi progetti di vita, pianificazione successoria compresa, tutto questo passa in secondo piano.

Giusto per informazione personale, i grafici di borsa hanno senso soltanto quando si allarga l’orizzonte temporale e si visualizza un andamento almeno 5 o 10 anni, allora si vedono molte altre cose.

Ad esempio, prendiamo l’indice FTSEMIB l’indice rappresentativo dell’economia Italiana, il quale esprime mediamente la quotazione delle maggiori aziende italiane.

Sentiamo tutti i giorni i media raccontarci di crisi economica, di miliardi bruciati in borsa e tante altre cose brutte ma è davvero così?

 

 

Ebbene no, venerdì 21 Giugno 2013 il suo valore era di 15.254,82 Bps (Basis Pointsal momento della stesura di questo articolo è di 21.445,90 il che corrisponde a: 

Un aumento di circa il 27,61% in 5 anni!

 

Che si traduce in un aumento di più del 5% / annuo. Come vedi la realtà che traspare è ben diversa!

Non farti trascinare nel gorgo delle emozioni in particolare dai media, i giornali campano con il sensazionalismo,i giornalisti non sono cattivi, ma devono vendere le copie del giornale tutti i giorni ed una notizia catastrofica, o resa tale dal titolo e dal racconto,che di essa viene fatta attira di più l’attenzione del pubblico, con conseguente aumento delle vendite, cerca di restare con i piedi per terra e cerca anche informazioni alternative, oggi con internet ed i social è questione di pochi attimi è dei tuoi soldi che stiamo parlando ed è una tua responsabilità che ti piaccia oppure no.

  • PIANIFICA

Chiuditi in una stanza in silenzio e fissati degli obiettivi di vita che siano ben chiari incolonnali in ordine di importanza e poi elencali anche in ordine temporale, quello che noi consulenti chiamiamo orizzonte temporale per ognuno dei tuoi obiettivi.

Quali obiettivi di vita? Ognuno di noi ha i propri, ma i più comuni sono senz’altro:

  • Acquisto auto nuova
  • La casa
  • Il matrimonio della figlia/o
  • Accantonare risorse per lo studio dei figli
  • Mettere da parte i soldi per la pensione
  • Mettermi al sicuro da una eventuale non autosufficienza
  • Organizzare la successione

Dopodiché ognuno di noi sviluppa i propri personalissimi progetti, una volta messi nel dovuto ordine non deviare dalla strada e cerca gli strumenti che ti consentano il raggiungimento di detti obiettivi

  • AFFIDATI AD UN CONSULENTE

Hai lasciato i tuoi soldi fermi su un conto corrente, anche se non ne avevi bisogno nell’immediato per soddisfare una qualche tua specifica necessità, forse lo hai fatto perché non hai la testa ne il tempo par stare dietro a queste cose, perché non ti fidi più del sistema o semplicemente per pigrizia, il punto non cambia, ti sei preso inconsapevolmente un sacco di rischi inutili.

La mia personale risposta è che devi affidarti ad un consulente finanziario, sai perché un consulente?

Per lo stesso motivo per cui tutti noi quando dobbiamo pagare le tasse ci rivolgiamo ad un commercialista, quando abbiamo mal di denti andiamo dal dentista e non ci troviamo nulla di strano, lo facciamo perché non è mestiere nostro e quindi cerchiamo il professionista adatto che ci risolva il problema.

Il consulente finanziario è un professionista certificato, vuol dire che possiede tutte quelle competenze che ti servono per risolvere il problema della gestione dei tuoi risparmi, che ti consentano di fare quelle scelte ragionate e razionali di cui ti ho appena parlato.

Scopri di più leggendo anche: Come riconoscere un buon consulente finanziario

Parla con lui/lei, descrivigli quali sono i tuoi progetti di vita a breve, nel medio e nel lungo periodo, cerca di fargli capire che cosa ti spaventa e cosa no, che cosa non ti è chiaro e pretendi da lui/lei tutte le spiegazioni possibili, sul funzionamento degli strumenti scelti per te, perché proprio quelli strumenti e non altri, quanto costano e come consentiranno il raggiungimento dei tuoi progetti di vita; tu hai bisogno di un professionista che sappia ascoltarti, che prenda buona nota dei tuoi progetti e ti accompagni verso la loro realizzazione, stando bene attento a farti evitare le buche che inevitabilmente s’incontrano lungo la strada.

Hai letto fino a qui eccellente! 

Spero di averti offerto una panoramica completa ma senza averti annoiato troppo.

Adesso dimmi, tu come ti comporteresti nel caso in cui tutta la tua liquidità fosse parcheggiata su di un conto corrente o deposito?

Se vuoi scrivimi le tue opinioni nei commenti oppure se preferisci una conversazione più “privata” scrivimi una mail a: mauro.valentino@allianzbankfa.it

A presto