Il silenzio di tomba sui titoli del Monte Paschi

Silenzio di tomba o tomba dei risparmiatori? Questo si stanno domandando decine di migliaia di piccoli azionisti e obbligazionisti mentre la sospensione “momentanea” dei titoli Monte Paschi in borsa sta diventando sempre di più definitiva.

Sono ormai quasi due mesi che la “momentanea” sospensione dalle contrattazioni è stata imposta dalla Consob e non c’è uno straccio di comunicato che aggiorni sulla data della riammissione. I risparmi di un’esercito di famiglie sono congelati in un limbo che non lascia pensare niente di buono e nessuno parla, nessuno dichiara e, incredibilmente, nessuno protesta come si deve. Tonnellate di dichiarazioni sulla direzione del PD, se sia meglio Cuperlo o Orfini, Speranza o Carità e le uniche parole sentite sono quelle sprezzanti di Renzi sulle “banchette toscane” contro le “banchette pugliesi”.

La sospensione dei titoli oltre a congelare miliardi di risparmi impedisce persino di contare le perdite ai fini fiscali! Può infatti succedere che un risparmiatore che ha perso 100 su titoli Monte Paschi e guadagnato 1 su un altro titolo debba pagare le tasse sui capital gain! Uno schifo senza fine, un giocare continuamente al piccolo azzeratore che sta mettendo in ginocchio famiglie e pensionati da Siena ad Arezzo, da Ferrara a Chieti, da Montebelluna a Vicenza. E sì che la soluzione era semplice: bastava buttare dalla finestra la normativa criminale sul Bail In che mette sulle spalle degli unici innocenti (i risparmiatori) le malefatte dei banchieri o i sonni profondi di chi doveva controllare.

Bastava far pagare i risarcimenti a Banca d’Italia, statalizzare le banche distrutte e mettere in galera i responsabili. Invece i responsabili sono a piede libero, lo stato impegna miliardi per non si sa cosa, Banca d’Italia non fa una piega e gli unici a pagare sono i risparmiatori tutelando con i loro soldi i prestiti della BCE. Il mondo al contrario.

La costituzione tutela il risparmio senza condizioni e una politica ormai alla frutta continua a scherzare col fuoco coprendo tutto con una cappa di assoluto silenzio. Quando diremo basta? E si badi bene che “basta” lo devono dire anche quelli che al momento hanno ancora i loro soldini in banca. Volete aspettare che accada anche a voi?